L’enigma del Missionario

, , , , , , , , , , Book, E-book, Libri, Recensioni, Romanzi

UN THRILLER AVVINCENTE, DAI RISVOLTI INASPETTATI.

IL SECONDO VOLUME DELLA SERIE: “LE INDAGINI DEL COMMISSARIO NARDI”.

Dopo L’ombra del castigo,

il commissario Massimo Nardi torna con una nuova avvincente indagine.

Un caso complicato, in cui dovrà fare i conti con l’astuzia del proprio avversario.

Chiamato a indagare su una morte sospetta, il commissario Massimo Nardi si vede costretto a scavare nel passato di una donna scomparsa. Deciso a far luce su aspetti oscuri della sua vita, si imbatte da subito in verità scomode. Non sa di essere a sua volta un bersaglio, succube di un disegno più grande.

Soltanto quando una serie di omicidi inizierà a interferire con l’indagine, si renderà conto di non essere l’unico a interessarsi alla vicenda. Nascosto nell’ombra, c’è il killer che sta terrorizzando la città. Ed è lui a manovrare i fili del gioco.

I media lo hanno soprannominato il Missionario, per via della firma che contraddistingue i macabri delitti: una croce di sangue sulla fronte delle vittime e un versetto biblico all’interno dei cadaveri.

Per Nardi, la sfida con l’assassino diverrà presto una questione personale. Non ha idea di quali motivi lo spingano a uccidere, ma sa per certo che se vorrà batterlo sul tempo, e impedire che scorra altro sangue, dovrà scoprire in fretta quale filo invisibile lo colleghi al suo caso.

Acquista su Amazon

Disponibile in e-book e cartaceo

Fuga dal vuoto: Storie di uomini sconfitti

, , , , , , , , Book, E-book, Libri, Racconti, Recensioni

Leggi l’anteprima

Insoddisfazione, codardia, inettitudine, sono solo alcuni dei tratti che caratterizzano i personaggi di questa antologia. Uomini prigionieri di se stessi, o del mondo circostante, che nel tentativo di sottrarsi alle complicazioni della vita si ritrovano ad affrontare le paure e le incertezze che segnano l’esistenza di ognuno di noi.
Un viaggio interiore in cui la “fuga” diviene sinonimo di sconfitta, perdita, evasione e spirito di sopravvivenza.

ricevi gratis il primo racconto

oppure

Acquista su Amazon

Disponibile in ebook e cartaceo

RASSEGNA STAMPA

L’aspetto più notevole del libro è sicuramente la densità contenutistica dei temi affrontati… Un’ottima raccolta di racconti, nonostante alcune debolezze, scritta da un autore dalla voce e dallo stile definiti e riconoscibili e avviati verso una solida maturità; in mezzo al florilegio di titoli non proprio distinguibili che, ahimè, caratterizza molta della produzione degli emergenti, Fuga dal vuoto riesce a spiccare e a imporsi grazie alla profondità dell’esplorazione dell’animo umano – pur se declinato più verso gli aspetti più oscuri e riprovevoli – e all’espressività riconoscibile dello stile dell’autore, il quale, pur adottando una prosa piana, segmentata in periodi brevi, priva di leziosità, riesce, schivando il pericolo delle frasi fatte e della scontata banalità, a trasmettere se stesso senza divenire ingombrante, inanellando altresì alcune frasi degne della più alta Letteratura.
Un’opera notevole e rischiosa, ricca di spunti di riflessione introspettiva lontani da ogni pretesa di spiegazione o consolatorietà. ~ a cura di Alessandro Marzulli – ViteIntrecciate (Connessioni e ramificazioni culturali)

Scrittura ottima, l’autore padroneggia la lingua e ha una buona capacità di farci entrare subito in ogni racconto, con poche pennellate ma efficaci. Forse leggermente pesante il secondo racconto, dove si poteva tagliare qualcosa, ma si tratta di dettagli quasi irrilevanti e di un parere soggettivo.
Particolarmente riuscito invece l’ultimo, una perla, un piccolo capolavoro in poche pagine, che partendo da una banale giornata al mare riesce a far emergere un altro mare, quello dei sentimenti sepolti nell’animo del protagonista, che si rende conto di non poter cambiare certe costanti della propria vita, una constatazione amara raccontata veramente benissimo.
Apprezzabili comunque tutti i racconti, che fanno sicuramente riflettere, si leggono velocemente ma si prova piacere anche nel rileggerli. ~ a cura di Edoardo Contin – SpazioScritto101

Sette racconti, sette storie diverse, sette uomini alle prese con il “male di vivere”.
La cosa che accumuna i protagonisti delle storie di questo libro è la solitudine, un senso di disagio esistenziale che li rende diversi, incapaci di confondersi con gli altri, di conformarsi a quella che per molti è la normalità di una vita quotidiana, incolore ma serena. Uomini sconfitti, forse, ma dolorosamente pensanti, consapevoli che esiste una possibilità, una via di fuga verso una dimensione dove sentirsi più liberi, più completi ma, tuttavia, incapaci di afferrarla fino in fondo.
In questi racconti di Jacques Oscar Lufuluabo la trama, gli avvenimenti dei personaggi passano in secondo piano, sembrano quasi un pretesto, un contesto generico dove l’autore innesta i suoi flussi di coscienza, le riflessioni sulla vita, sui legami e le relazioni, un mondo claustrofobico ben metaforizzato dalle gabbie dello zoo citate in una delle storie. Bella la prosa, a tratti serrata, in altri più distesa, sempre ricercata e mai banale. Complimenti. ~ a cura di Roberto Bonfanti – Chiacchiere e distintivo
Fuga dal vuoto


Prima lo leggi poi lo paghi… se ti va

, , , Libri, Varie

50 E-BOOK IN REGALO

Oggi ho deciso di fare un esperimento: “regalare” 50 copie ebook del mio romanzo L’ombra del castigo.

Perché ho scritto regalare tra virgolette?

Semplice. Come ho scritto sopra, si tratta di un esperimento e come tale avrà il fine di confermare o smentire determinate opinioni.

Sono convinto che un lettore possa ben immaginare il gran lavoro che c’è dietro la stesura di un romanzo e al tempo stesso sono consapevole che i libri hanno un costo.

Comprare al buio non è semplice, specie quando non si conosce l’autore.

Pertanto il patto che ti propongo è questo: io ti invierò senza alcuna pretesa una copia del mio romanzo e tu, dopo averlo letto, dovrai fare una scelta: se acquistarlo o meno.

A questo punto dovrai fare i conti solo con te stesso.

Se sei una persona onesta, e il libro ti sarà piaciuto, potrai andare su Amazon o su qualsiasi altro Store on-line e acquistare una copia del libro, così da ripagare il mio lavoro. Sempre lì, potrai lasciare un commento, una breve recensione per dare le tue impressioni al riguardo (purché sinceri, sono ben accetti anche pareri negativi).

Spero di no, ma se per le tue possibilità, anche una spesa minima facesse la differenza, be’, in quel caso sentiti a posto così. Il libro te lo regalo per davvero e di tutto cuore.

Per tutti gli altri, quelli che a pagare non ci pensano a prescindere, spero comunque che la lettura vi avrà appassionato e vorrete perlomeno recensire il libro in modo onesto.

Come partecipare?

1)

Puoi partecipare tramite Facebook, Twitter, Google+, Goodreads o aNobii.

– Da Facebook, condividi questo post sul tuo diario e tagga la mia pagina @LOMBRAdelCASTIGO o il mio profilo personale @Jol Oscar

– Da Twitter fai un retwitt e citami con @OscarLufuluabo

– Da Google+ fai più uno e menzionami con @Oscar Lufuluabo

– Da Goodreads o aNobii aggiungi il libro alla tua libreria

2)

Torna a questo articolo sul mio blog, scrivi “Fatto” nei commenti e specifica il formato che preferisci, epub o mobi. Ti invierò l’ebook all’indirizzo e-mail da cui hai scritto.

Poadcast – ascolta un estratto de L’ombra del castigo

, , , , , Libri, Recensioni, Varie

© Rosanna Lia

In questo poadcast potrai ascoltare un estratto de L’ombra del castigo.

Di sicuro non basterà a farti immergere nelle atmosfere del romanzo, ma sarà sufficiente a mostrarti un piccolo squarcio di vita del commissario Nardi. Qui lo troverai al di fuori delle vicende polizesche, solo in casa, a fare i conti con la propria coscienza.

Buon ascolto!

Leggere per comunicare, leggere per vivere

, , , , , Libri, Varie

La comunicazione, elemento essenziale di qualsivoglia società, è legata in modo imprescindibile al punto cardine su cui grava la sopravvivenza di ogni specie vivente, ossia, l’esigenza di interagire. Esigenza che si accentua e si evolve nella complessità della figura umana, che – evidentemente non appagata dal proprio linguaggio multiforme – continua a elaborare mezzi sempre più variegati e dalle sfaccettate interpretazioni, innalzando così l’asticella nel grado di difficoltà.

Per quanto ogni campo creativo ben si presti a tali scopi, è innegabile che la forma scritta si ritagli un posto di prestigio tra le proprie cugine d’arte.

L’invenzione della scrittura rappresenta infatti l’elemento predominante, nell’evoluzione sociale, che ha permesso all’uomo di allargare i propri orizzonti, consentendo a nozioni e idee di propagarsi nello spazio e nel tempo.

I libri sono sempre stati il mezzo di conservazione, e al contempo il veicolo, di tutta la conoscenza umana. E un libro, come ogni altro mezzo comunicativo, offre stadi interpretativi che variano in base a ciò che intende trasmettere, del come voglia farlo, del grado di urgenza, ma soprattutto, del perché: fattore che influenza tutti quelli prima citati.

Benché tale principio trovi la stessa valenza nella persona che scrive quanto in colui che legge, – poiché la scrittura non è un mezzo unidirezionale – voglio soffermarmi sulla figura del lettore, limitandomi a fare una semplice distinzione tra due tipologie: chi legge nella necessità di informarsi, per trovare soluzioni a determinate esigenze, e chi legge per il semplice piacere di farlo.

L’appartenenza all’una o all’altra categoria è una pura variabile, determinata di volta in volta dal “perché”, dalle motivazioni che ci spingono a prendere un libro tra le mani.

Come per ogni singolo gesto, l’obiettivo per cui si compie un’azione è ciò che determina il modo di approcciarsi. E, nell’atto di leggere, le regole non cambiano.

Se lo scopo è quello di apprendere, cercare informazioni specifiche, il metodo di lettura richiederà un’attenzione particolare, come la rilettura di determinati passaggi, un’analisi del contenuto, assimilazione e via dicendo; mentre laddove il fine è quello di soddisfare un piacere, l’approccio al testo diviene più superficiale e a prevalere sono creatività, empatia, e tutta la sfera emozionale.

Pertanto, a seconda che ci si trovi nell’uno o nell’altro caso, andremo ad attivare differenti zone del cervello. Unico elemento comune, tra i due contesti, sarà l’interazione tra scrittore e lettore.

Forse la constatazione potrà apparire ovvia. Ma c’è da chiedersi: “Con chi si interagisce realmente? Tutto inizia e finisce nel semplice testo, limitando lo scambio tra chi scrive e chi legge?”

Personalmente, ritengo che la questione non sia così scontata.

Identificare nello scrittore colui che invia il messaggio e nel lettore il ricevente finale è un’interpretazione, a mio avviso, assai limitativa, se non del tutto erronea.

Leggere e scrivere sono due facce della stessa medaglia, due differenti modi di approcciare il testo scritto, dove a inviare e ricevere un messaggio sono entrambe le parti.

In ambedue i casi ci si interfaccia con l’ambiente circostante e lo si confronta col proprio mondo interiore.

Di conseguenza, allo scambio tra due differenti individui, si aggiunge lo scambio tra sé e sé, perché per assorbire un’idea, per quanto inconsciamente, occorre sempre scartarne un’altra, o quantomeno riformularla.

Chi scrive assorbe nozioni dall’esterno, le elabora, e si rivolge infine a un pubblico immaginario, semplice riflesso del proprio Io.

E chi legge? Non è forse contaminato, tanto o poco che sia, da ideologie esterne che dovrà a suo turno elaborare e rendere proprie, per poi esternarle seguentemente sotto nuova forma?

In fondo, chi legge è chiamato a sua volta a scrivere una storia, disegnando con la propria immaginazione ambienti, personaggi e situazioni, anch’essi unici e irripetibili in quanto frutto dell’individualità.

Per quanto mi riguarda, mi piace pensare alla scrittura e alla lettura come una sola anima, un percorso spazio-temporale – in cui si ritrovano gli uomini di ieri, di oggi e di domani – lungo il quale un messaggio si modifica e si evolve per dar vita al successivo.

Ecco perché ritengo che la lettura non vada intesa come puro piacere personale, o mera necessità all’occorrenza, bensì come diritto/dovere di ognuno. Dovremmo sentirci tenuti a leggere affinché l’esperienza di chi ci ha preceduti non vada perduta né ignorata, e per far sì che un messaggio universale, di bisogno reciproco, possa proseguire il proprio viaggio verso le generazioni future.

Certo si potrebbe obiettare che anche guardando un film, recandosi a una mostra d’arte, ascoltando musica e via discorrendo, si ottempera a tale compito. Il che è verissimo. Tuttavia, sarebbe un po’ come paragonare una partita di tennis a una nuotata in piscina. In entrambe le situazioni parliamo di sport; alleniamo i muscoli del corpo. Eppure, se nel primo caso ne attiviamo solo alcuni, nuotando li risvegliamo tutti.

Lo stesso avviene nella lettura, che proprio quale arte più povera, in quanto priva di ogni filtro sensoriale, ci costringe a dare il massimo per essere percepita.

Si potrebbe quasi dire che, per essere vista e udita, annusata e assaporata e palpata, la lettura tragga spunto dalle regole filosofiche del buddismo (anzi, l’inverso, visti i suoi albori di gran lunga più antichi), dove la privazione è alla base dell’illuminazione.

Benché tale concetto sia rintracciabile anche nel cristianesimo, che contrappone la povertà materiale alla ricchezza spirituale, il riferimento al buddismo, e all’illuminazione, è cercato e voluto. Stando alle interpretazioni, in effetti, tale stato eccelso altro non sarebbe che la fusione della saggezza soggettiva con la realtà oggettiva, per il raggiungimento della piena comprensione del tutto.

Paragonato con quanto sopraddetto, viene quindi da chiedersi se tale interconnessione, tra l’interiorità e la sua esteriorizzazione, non sia a conti fatti il fine ultimo della lettura.

Probabilmente, non troveremo mai una risposta esaustiva a questa domanda e, chissà, forse è meglio così. In fin dei conti, è lì che risiede la magia di un libro.

Perciò, lasciamo all’arte il suo alone di mistero e continuiamo a goderci i suoi magnifici doni. Leggere basta e avanza.

Riguardo al perché… Che ognuno dia la risposta che preferisce.

L’ombra del castigo: in Top 100 – Bestseller Amazon

, , , , , , , Libri, Recensioni

Tre volte nella top 100 dei Besteller Amazon

 

L’ombra del castigo è senz’altro il libro che mi ha regalato più soddisfazioni. Finora, è il solo che è riuscito a varcare i cancelli della Top 100 generale dei Bestseller Amazon.
Non solo. Lo ha fatto per ben tre volte.

La prima occasione in cui ho avuto il piacere di vederlo fra i libri più venduti di Amazon è stata nel 2017.

Ricordo che non volevo crederci.
I giorni precedenti erano stati un continuo sali e scendi. Il libro era lì lì per oltrepassare la soglia, eppure sembrava proprio non volersi decidere a farlo. Alla fine però è accaduto. È entrato nella Top 100 e ci è rimasto per circa una settimana.

A quel tempo il design dello store di Amazon era leggermente differente. Ve lo ricordate? Erano diversi sia i colori che la grafica, come nello screenshot qui di seguito:

 

Vedere il mio titolo in classifica è stata una vera soddisfazione. Nel mio piccolo, avevo raggiunto un traguardo.

A ogni modo, essendo un autore sconosciuto, non speravo certo che la cosa andasse avanti. Credevo che il libro avesse ormai dato il massimo che potesse offrire e che quindi il bacino di lettori si fosse esaurito.

Mi sbagliavo.

Non solo i lettori sono continuati ad arrivare, ma sono aumentati. E l’anno seguente, L’ombra del castigo era di nuovo nella Top 100.

 

 

Inutile dire che ho fatto i salti di gioia. Anche perché questa volta il libro non sembrava voler uscire. Si è mantenuto in classifica per diversi mesi.

Infine, a un anno di distanza, è arrivato il terzo colpo di scena.
L’ombra del castigo era di nuovo là, fra i titoli più venduti, e io non potevo che rallegrarmi.

Purtroppo, per via di un guasto al computer, ho perso gli screenshot che avevo fatto in quell’occasione, per cui vi posto l’unico che è andato salvato. Non è attinente alla classifica, ma è il solo che mi è rimasto di quel periodo.

 

 

Ancora oggi questo libro continua a regalarmi tante soddisfazioni. Posso solo sperare che anche gli altri titoli riusciranno a seguire la sua scia.

 

Colgo l’occasione per ringraziare i tanti lettori che hanno reso possibile tutto ciò.

A tutti voi, mille volte grazie!

 

Una sfida per i lettori

, , , , , Libri, Varie

Sei un lettore con la L maiuscola?

Chissà… Magari sei uno di quelli che saprebbe rinunciare a una serata con gli amici, a una tanto attesa Prima tv, a un buon bicchiere di vino… e forse perfino alla Nutella… ma che dinanzi a un buon libro non riesce proprio a dire no.

Allora è sicuro che quando uno dei tuoi autori preferiti annuncia l’uscita di un nuovo libro, non ci sono scuse che tengano. Tu lo devi avere, costi quel che costi. Perché il legame che vi lega è un accordo sancito da tempo tra te che leggi e lui che scrive. Insomma, si tratta di soddisfare un desiderio, per cui non ragioni di testa, ma di pancia.

Eppure scommetto che anche tu, davanti a un autore sconosciuto, vivi gli stessi identici conflitti di tutti gli altri. Di colpo il lettore accanito che è in te si cala nei panni del più classico degli acquirenti. Così, ammesso che la copertina e la quarta di copertina ti siano congeniali, valuti il prodotto, leggi qualche pagina come chi sbircia dalla finestra. Ma mentre una parte di te spera di imbattersi in una buona storia, ce n’è un’altra, più inconscia, che va a caccia di un elemento dissonante, di un motivo per dire no, così da riporre il libro sullo scaffale.

Perché questo? Temi forse di spendere soldi a vuoto o di restare con l’amaro in bocca? O peggio ancora, di buttare via il tuo tempo? Tutti motivi validi e plausibili. Ma basta questo a influenzare la tua scelta? Non credo.

Io di solito spendo 2 o 3 euro al giorno in caffè e… anche se lo stomaco a volte si lamenta… non ci bado poi tanto. Però se mi capita di spendere anche un solo centesimo per un libro che non mi soddisfa, ci rimango male parecchio. Penso che la regola valga anche per te. Magari non sarai un caffeinomane, ma avrai di certo i tuoi vizi, qualche futile piacere, più o meno costoso, che non sei disposto a negarti.

Questo per dire che a far infuriare un lettore deluso, non sono poi i soldi buttati (tanti o pochi che siano), quanto ciò che rappresentano in quel preciso momento. E cioè una promessa disattesa. Quando decidi di dar fiducia a un autore di cui non hai mai letto nulla, è perché questo in qualche modo è riuscito a coinvolgerti, a convincerti che tra le pagine del suo libro potrai sognare e viaggiare di fantasia. E se ciò non avviene, quello che segue non è solo un brutto risveglio, ma qualcosa che ti scava dentro e lascia un vuoto. Un po’ come prenotare una settimana alle Maldive e sentirsi dire all’ultimo minuto che la prenotazione è saltata. L’agenzia di viaggi potrà restituirti i soldi, ma non ciò che hai perso. Un’aspettativa infranta non ha prezzo.

È dopo queste considerazioni che ho deciso di scrivere L’ultimo giro, una storia breve che puoi scaricare Gratis da qualsiasi Store online.

Sia chiaro. Non è un regalo, ma una sfida per entrambi.

Nessuno fa niente per niente e il mio scopo è che tu legga il mio romanzo, L’ombra del castigo. Voglio lasciarti libero di sbirciare nel mio mondo, di intravedere una favola al di là dell’orizzonte, ma solo per intrappolarti nella rete.

Te la senti di giocare questa partita?

Se accetti la sfida, scarica e leggi l’ebook gratuito. Forse scoprirai che non merito la tua attenzione e in quel caso potrai accantonare la lettura senza aver perso nulla. Ma se sarò stato abbastanza bravo da suscitare le tue emozioni, e sempre ammesso che il genere giallo-thriller rientri nelle tue corde, ricambia con un pizzico di fiducia. Prova a saltare il fosso della diffidenza e acquista L’ombra del castigo. Iscriviti alla newsletter per tenerti aggiornato sulle prossime uscite ed eventuali promozioni. Lascia un commento per farmi conoscere la tua opinione. E soprattutto… se ti rispecchi almeno in parte in quanto detto finora… condividi l’articolo e lancia anche tu la tua sfida.

Regalati un libro: è Natale

, , , , , Eventi, Libri, Varie

Promozione valida fino al 31 dicembre.

Hai già finito di impacchettare regali per amici e parenti, ma pensi di aggiungere un libro sotto l’albero? Allora approfitta dell’offerta. Trovi L’ombra del castigo a soli 0,99 euro.

Buone feste!

 

lombra-del-castigo-promo-natale-evento-3

Acquista ora, o leggi l’anteprima gratuita

 

Self Publishing Quality 2016 – Rispondono autori e professionisti del settore

, , , , , Eventi, Libri

A solo pochi anni dalla sua comparsa, il Self Publishing ha rivoluzionato l’intero mondo dell’editoria tradizionale. Tuttora è un fenomeno in espansione, per molti versi controverso, di fronte al quale le stesse case editrici sembrano incapaci di far fronte e prendere posizione. Per analizzarne a fondo risvolti e retroscena, è stato indetto il Self Publishing Quality 2016.

2016

Il convegno, organizzato per incontrare autori e professionisti del settore coinvolti nelle dinamiche del caso, prende spunto dal lavoro di ricerca condotto per le tesi di laurea specialistica di Assunta D’Aquale e Margherita Melaria, che si occupano specificatamente delle tematiche relative al fenomeno del Self Publishing. Lo scopo è quello di comprendere cosa spinge gli scrittori, sia noti che emergenti, ad avvicinarsi al Self Publishing rinunciando in tal modo all’intermediazione delle case editrici.

Incontrare gli autori che hanno sperimentato questa modalità di pubblicazione è indispensabile per chiarire i motivi di una scelta non sempre “comoda”. Difatti, essa implica una serie di attività – dalla produzione alla promozione – che all’interno di una casa editrice sono affidate a differenti figure professionali. Nell’autopubblicazione invece, gli autori, oltre che a scrivere il proprio libro, devono occuparsi anche di capire come funziona, ad esempio sul piano tecnico, una certa piattaforma e quali attività intraprendere per incrementare la visibilità del proprio prodotto editoriale.

Ed è proprio dalla disintermediazione e dalla concentrazione di più figure, in quella unica dello scrittore, che emerge un’altra questione: attraverso quali parametri è possibile valutare la qualità di un testo auto-pubblicato? Su questo tema ascolteremo significative testimonianze.

L’obiettivo finale è anche quello di raccogliere materiale utile alla creazione di un documento, in cui evidenziare le ragioni per le quali il Self Publishing – seppur presenti ancora dei limiti su cui lavorare – sia un fenomeno che non si può ignorare, anche per le sue potenziali capacità di creare figure professionali, funzionali a offrire servizi di diverso tipo.

Un altro aspetto importante, riguarda la possibilità di rispondere con questo documento, in modo ragionato e con dati effettivi, alle varie critiche – spesso con basi deboli, perché argomentate sulla scarsa conoscenza del fenomeno – che circolano, soprattutto in rete, attorno al mondo del Self Publishing.

In questo modo, si ritiene che si possa contribuire non solo a rafforzare la cultura dell’auto-pubblicazione ma anche a conferirle credito e valore.

L’incontro avrà luogo Venerdì 17 giugno 2016 dalle ore 14:00 alle ore 19:00, presso i locali della FUIS (Federazione Unitaria Italiana Scrittori), a Roma, Piazza Augusto Imperatore, 4.

 

Partecipanti

 

Moderatrici

Assunta D’Aquale, blogger di Negli occhi del cuore e autrice.

Margherita Melara, blogger di Il Blog degli scrittori, giornalista e autrice.

 

Relatori

Riccardo Bruni, Giornalista e scrittore, candidato al Premio Strega 2016.

Fabio Brusa, autore emergente, selezionato per la vetrina di Extravergine d’autore;

Michel Franzoso, ingegnere, esperto di web marketing e autore. Fondatore di Extravergine d’autore;

Marco Frullanti, editore di Nativi Digitali (video intervento);

Carmen Laterza, editor, ghostwriter, coach per il Self Publishing e autrice (video intervento), selezionata per la vetrina di Extravergine d’autore;

Jacques Oscar Lufuluabo, autore, copywriter e studioso di scrittura creativa;

Andrea Micalone, autore e finalista del Premio Urania di Mondadori, selezionato per la vetrina di Extravergine d’autore;

Francesco Muratori, autore e Business Partner di BacktoWork24 (Gruppo 24 ore), esperto di Social Media e Digital Marketing.

Francesco Zampa, autore indipendente e fondatore del marchio Zipporo Direct Publishing.

 

Contatti

Sito web selfpq16.com

Facebook SELFPQ16

Twitter #SELFPQ16

Email spq16nuoveprospettive@gmail.com

“L’ombra del castigo” al Salone del Libro di Torino 2016. Una fantastica avventura

, , , , Eventi, Libri

Si è così conclusa la ventinovesima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino. Dopo giorni trepidanti e faticosi, ho fatto rientro a Roma con un pizzico di malinconia e tanta soddisfazione. Mai avrei pensato che il mio libro sarebbe giunto fin lì, eppure è accaduto. Grazie all’associazione culturale Passione Lettura, che ha dato vita al progetto, ho visto un sogno farsi realtà. Scorgere la mia opera a confronto con i colossi dell’editoria è stata veramente una grande emozione, specie considerando l’ottimo risultato ottenuto a livello di copie vendute. Tuttavia il meglio di questa grande avventura riguarda i rapporti umani. Nulla a che fare con bilanci di vendita. L’argomento di questo articolo è infatti dedicato al filo invisibile che separa il lettore dallo scrittore. Spetta di solito alla fantasia, il compito di unire queste due figure. Ma può capitare che un libro vada oltre le aspettative, oltrepassi la funzione comunicativa inizialmente adibita e si faccia mezzo di interazione diretta. O almeno questa è stata la mia esperienza. Per capire meglio l’accaduto occorre forse fare qualche passo indietro, da dove tutto ha avuto inizio.

 

7

 

LE ORIGINI

La scorsa estate navigavo per la rete senza sapere cosa andassi veramente cercando. Per caso e per fortuna mi sono imbattuto nel gruppo Facebook di Passione Lettura, capendo sin da subito di essere approdato nel posto giusto. Un mondo fatto non solo di scrittori e lettori, ma di persone interessanti e simpatiche. Per mesi ho partecipato alle tante iniziative proposte all’interno del gruppo. Opinioni letterarie, recensioni sincere e approfondite, suggerimenti da parte dei tantissimi lettori, mi hanno permesso di avere un confronto diretto e immediato con quanto di più svariato possa passare nella mente di chi legge. Ma la vera peculiarità, di questa comitiva baldanzosa, stava nell’affiatamento che teneva assieme tutti. Migliaia di persone sempre pronte a commentare dai temi più profondi della vita a quelli più futili e scherzosi. Tra discussioni genuine e battute pungenti, alterchi e battibecchi, ho avuto il piacere di scoprire a poco a poco le qualità di chi era al di là del monitor e con mio profondo stupore ho visto nascere tante amicizie virtuali.

Poco tempo dopo la mia adesione al gruppo, il progetto Passione Lettura diviene associazione culturale, proponendo servizi e iniziative interessanti per la promozione di autori esordienti. Prime avvisaglie di una fase di cambiamento, la cui conclusione coincide con l’inizio del 2016. A gennaio viene lanciata la proposta per un’eventuale partecipazione al Salone Internazionale del Libro di Torino. Per affrontare i costi ingenti, si richiede l’adesione di almeno venti scrittori decisi a credere in un progetto improbabile. Benché l’idea sia un po’ folle, è inebriante. Il numero minimo viene presto raggiunto e anche superato, tuttavia si continua a vagare nell’incertezza. In effetti la modulistica del Salone prevede costi anticipati da parte degli espositori, ma dato l’ignoto numero di partecipanti, non c’è garanzia alcuna sull’accettazione della domande, quantomeno per le piccole realtà editoriali. Sappiamo bene che le probabilità di sentirci dire si, sono veramente esigue, ma noi siamo sognatori, vogliamo crederci. E con l’approssimarsi della primavera, ecco la tanto attesa risposta. Tra lo stupore di tutti i partecipanti, arriva la conferma. Una fantasia da visionari diviene reale di colpo e tutto cambia. In attesa della data di inizio si da quindi il via ai preparativi, si fa il conto alla rovescia, si attende con ansia. Insomma… L’avventura è iniziata.

IL VIAGGIO

Venerdì 13 maggio. Sono le otto di mattina quando esco di casa per recarmi in stazione. Col primo treno disponibile prevedo di trovarmi in aeroporto attorno alle nove. L’orario del volo è fissato per le undici e per una volta sono in netto anticipo sulla tabella di marcia. Così mi avvio in tutta calma, senza pensare che gli imprevisti esistono. A causa di problemi sulla tratta per Fiumicino, due corse vengono soppresse. La terza porta un ritardo di mezz’ora. E quando il treno ferma in stazione, le carrozze sono stracariche di gente. Si fatica a scendere e a salire. Bagagli impilati uno sull’altro. Persone ammassate tra loro. Pare di trovarsi in un carro bestiame. Alla fine però si arriva a destinazione.

Sono da poco passate le dodici quando metto piede a Caselle aeroporto. Ancora provato dall’esperienza della mattina, opto per il taxi. Poco dopo sono a Settimo Torinese, scotto da pagare per aver prenotato in ritardo. Torino difatti, per i giorni di fiera, era già off-limit. Non una camera disponibile. Ma sorvoliamo.

Faccio una doccia al volo. Metto qualcosa sotto i denti. Poi via di nuovo. Stavolta sul treno per Torino città. Quando arrivo al Lingotto sono ormai le quattro del pomeriggio e gran parte dei visitatori è già all’interno. La fila chilometrica del mattino si è dissolta. Basta poco per entrare.

Varcato l’ingresso vengo assalito da una strana sensazione. Mi chiedo chi troverò ad attendermi. Se gli amici virtuali degli ultimi mesi, per i quali ho già in testa un profilo ideale, saranno all’altezza delle mie aspettative. Chi avrà la meglio tra fantasia e realtà? La tensione è alta, ma la voglia di scoprire è più forte. Perciò sfilo senza esitare lungo i padiglioni sfarzosi dei grandi editori e, a dispetto dei tanti nomi altisonanti, a catturare l’occhio è la minuscola insegna di Passione Lettura. Con lo stand della Puglia di fronte e quello della Regione Lazio poco avanti, non tiene il confronto. Eppure dietro a quel bancone arrabattato c’è una vitalità che manca in buona parte del Salone. Al posto di addetti alla vendita, inservienti in giacca e cravatta, ci sono scrittori e lettori uniti da un legame speciale. Si ride, si scherza, compiaciuti di potersi finalmente scambiare un’occhiata, una stretta di mano.

Questo, a conti fatti, ha rappresentato per me il Salone del Libro. Trovare persone che non erano come immaginavo, ma di gran lunga migliori. Scoprire che a volte la realtà può sorprendere quanto la fantasia. Capire che i sogni non vanno lasciati andare. Ma soprattutto che non si può sognare da soli. Scrittore e lettore necessitano l’uno dell’altro. E in questa simbiosi, dare è importante quanto ricevere. In fondo, come disse una volta John Donne, nessun uomo è un’isola.