Finalista del “Concorso letterario Cultora 2016”

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Quest’anno, causa il tempo e questioni personali, ho dovuto declinare la partecipazione al Salone del Libro di Torino. Tuttavia il caso ha voluto riservarmi uno spazio inatteso alla Fiera di Roma “Più libri più liberi”.

Tempo addietro avevo infatti partecipato al concorso Cultora, con il racconto “A(c)Qua-lche passo da casa”, ed è in concomitanza dell’evento che ho ricevuto una mail di risposta. Mi veniva annunciato di essere stato selezionato tra gli autori finalisti e che l’antologia, pubblicata da Historica Edizioni, sarebbe stata presentata in occasione della Fiera.

Pochi giorni prima avevo preso appuntamento con il mio amico editor per discutere su alcuni dei miei testi e, coincidenza delle coincidenze, il posto prescelto per l’incontro era proprio quello. Così alla fine ho preso due piccioni con una fava. Anzi tre, visto che da lettore ho potuto gustare qualche chicca letteraria.

cultora

“La vita è un giro di roulette” dice un passaggio de L’ultimo giro, il mio ultimo ebook. Beh, direi che questa frase calza proprio a pennello. È un insieme di casualità, quelle che si sono succedute. Niente di cercato o di voluto.

Persino la partecipazione al concorso è avvenuta per caso. Una sera, navigando su Facebook, ho trovato un post con il bando di partecipazione. La data di scadenza era il giorno seguente e mi sono detto: “Ma si! Proviamo”. Così ho scelto al volo un racconto che rientrasse nei parametri richiesti e l’ho inviato.

Sinceramente non mi aspettavo un ritorno di qualche tipo, ma si sa, spesso le cose più belle succedono per caso.

 

Piccola parentesi.

La fiera ha offerto per forza di cose molte distrazioni, per cui col mio amico abbiamo parlato di tutto tranne che di quanto avremmo dovuto. Così, una volta fuori, abbiamo girato e rigirato attorno al Palazzo dei Congressi, a discutere del mio prossimo romanzo e di quella che sarebbe stata l’impostazione più adatta. Eravamo nel periodo in cui il gelo ha toccato picchi da record e io, freddoloso per natura, di certo quella sera non la scorderò mai.